martedì 2 dicembre 2008

Sky si difende da Berlusconi

Sky Italia si schiera contro la proposta, inserita nel decreto anti-crisi economica dal governo Berlusconi IV, di portare l'IVA per gli abbonamenti delle tv a pagamento dal 10% al 20%; e lo fa mandando in onda sui suoi canali uno spot di circa un minuto. Da ricordare che l'IVA agevolata (al 4%) per questo tipo di abbonamenti fu un regalo del 1991 del governo Andreotti VII all'allora editore Silvio Berlusconi e alla sua rete Tele+ (la procura di Milano pensa che dietro al favore ci sia stato perfino un tentativo di corruzione). In seguito, nel 1995, fu innalzata al 10% dal governo Dini, suscitando le ire di Berlusconi, che lo definì come "l'ultimo atto di una campagna (da parte dei comunisti, ndr) tesa a mettere in difficoltà la pay tv".



Il testo completo dello spot:
In una fase di crisi economica i governi lavorano per trovare una soluzione che aumenti la capacità di spesa dei cittadini e sostenga la crescita delle imprese. Il governo italiano ha annunciato invece una misura che va nella direzione opposta: il raddoppio delle tasse sul vostro abbonamento a SKY dal 10 al 20%, un aumento delle tasse per 4 milioni e 600 mila famiglie. Questo anche se durante la scorsa campagna elettorale il governo aveva promesso di non aumentare le tasse alle famiglie italiane. Dal 2003 SKY ha costantemente investito in Italia trainando la crescita dell’intero settore televisivo senza utilizzare sussidi da parte del governo, creando migliaia di nuovi posti di lavoro, ma soprattutto offrendo a tutti gli italiani la possibilità di scegliere i programmi televisivi che preferiscono in piena libertà. Se il Parlamento non lo bloccherà questo aumento delle tasse sul vostro abbonamento SKY entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio.
Se credete che questa decisione sia sbagliata scrivete una mail a: segreteria.presidente@governo.it. Per dire al governo la vostra opinione.